Ilaria nasce a Piacenza nella seconda metà degli anni settanta dove cresce timida, secca, mancina, viziata e con le orecchie a sventola.
Non ama l'asilo e ancora meno la scuola dove le sembra impossibile instaurare rapporti con gli altri bambini. In compenso registra centinaia di cassette sul mangianastri cantando canzoni stonate. Si fa comprare una Polaroid ma solo perché ce l'avevano le altre ragazze. Spreca anni svogliati sui libri di chimica e tra i locali della provincia fino a quando, a 29 anni, inspiegabilmente, taglia il cordone ombelicale e scappa a Firenze dove, lontana dalla neb...

Ilaria nasce a Piacenza nella seconda metà degli anni settanta dove cresce timida, secca, mancina, viziata e con le orecchie a sventola.
Non ama l'asilo e ancora meno la scuola dove le sembra impossibile instaurare rapporti con gli altri bambini. In compenso registra centinaia di cassette sul mangianastri cantando canzoni stonate. Si fa comprare una Polaroid ma solo perché ce l'avevano le altre ragazze. Spreca anni svogliati sui libri di chimica e tra i locali della provincia fino a quando, a 29 anni, inspiegabilmente, taglia il cordone ombelicale e scappa a Firenze dove, lontana dalla nebbia, tutto le appare più nitido e si chiede come avesse potuto sopportare la pianura padana fino a quel momento.
Ed è da un imprecisato istante della sua vita fiorentina che è nata la voglia irrefrenabile di scattare e fermare le meraviglie che la circondano. Per la prima volta in vita sua chiede un prestito, si compra una reflex e si iscrive ad un corso di fotografia, si fa regalare libri e manuali per migliorare le tecniche e ama usare le vecchie analogiche.
Oggi, divenuta cittadina toscana onoraria, vive con il suo fidanzato e il suo gatto a Porto Santo Stefano, dove scorci e panorami non finiscono mai di stupirla.